Il percorso dura circa un’ora. La prima sala che si può osservare è la Sala del Guano che fino agli anni ’55-’60 era rifugio ideale per pipistrelli.
Inoltrandoci già appaiono le prime stalattiti, le stalagmiti, i panneggi che grazie alla particolarità della roccia carbonatica combinata ad acqua piovana si sono sviluppate in enorme quantità in tutta la cavità.
Appare la Sala del Castello con il suo gruppo di stalagmiti che ricorda appunto un antico castello medioevale posto in cima ad una collina. Poi il tragitto si dirama in due cavità: abbandoniamo il passaggio principale ma attraversando il sifone adiacente, vi rientriamo più avanti.